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METABOLISMO E FAME

 

 

In questo video capiremo che cos’è la fame, qual’è la differenza tra fame e appetito e 3 strategie per imparare a controllare la fame.

La fame è una funzione. Serve per farci capire cosa mangiare, quanto mangiare e quando mangiare in base alle reali esigenze del nostro organismo. Il fatto di perdere la propria forma fisica è spesso dovuto al fatto che per diverse ragioni il segnale delle fame, diventa disfunzionale. Non siamo più in grado di capire da soli quali cibi ci fanno bene, quanto mangiare e quando mangiare. Questo deve essere visto a tutti gli effetti come uno squilibrio del nostro organismo che però è possibile riequilibrare, perchè noi abbiamo già questa capacità innata. Esattamente come sono in grado di fare gli animali che vivono nel loro abitat. Sanno quanto mangiare, quando e anche scegliere cosa gli fa bene e cosa no. E’ importante prima di tutto fare una distinzione tra fame e appetito. Mentre possiamo definire la fame come uno stimolo arcaico legato alla mancanza di cibo, legato alla funzione di sopravvivenza. L’appetito, invece, ha a che fare col desiderio di mangiare un determinato cibo o di nutrirsi per appagare un piacere. I cinque sensi giocano un ruolo importante nella stimolazione dell’appetito. Possiamo avere il desiderio di mangiare non per fame, ma perché veniamo stimolati dal profumo o dall’aspetto invitante del cibo. Lo stimolo della fame dipende da quanto cibo abbiamo a disposizione e dalla qualità e dalle caratteristiche nutrizionali dei cibi.Anche l’appetito è influenzato da cosa mangiamo, e soprattutto dall’equilibrio metabolico del nostro organismo. La voglia di un determinato cibo può dipendere da tre fattori principali. La prima è che quel cibo ci piace e basta. È normale apprezzare alcuni cibi senza provare il desiderio incontrollabile di mangiarli; ciò è determinato da una specie di “allenamento” ai sapori, ed è un fattore  sia culturale che personale.  La seconda è che ci piace un cibo in particolare perché ne siamo carenti, o abbiamo uno squilibrio legato a uno o più nutrienti presenti in quel cibo. Ad esempio, mangiando solo cibi proteici, il desiderio di consumare carboidrati aumenta e viceversa. Oppure, i soggetti che hanno carenza di alcuni minerali possono provare un forte desiderio per alimenti salati. Lo stesso vale per il desiderio di zucchero quando la glicemia scende.

La terza è che ne siamo assuefatti, ovvero quel determinato cibo ha un effetto simile a una droga. In genere, proprio quell’alimento di cui una persona non può farne a meno è potenzialmente dannoso.

Vediamo qualche strategia su come riequilibrare la fame

Innanzi tutto una regola fondamentale è di evitare di combattere la fame, tanto, prima o poi, perdi sempre. Puoi resistere per lungo tempo, ma se hai fame e se continui ad averla arriverà il giorno in cui ricomincerai a mangiare in modo ancor più “avido” di quanto non stessi già facendo. E’ giusto combattere contro la fame per un periodo, e questo va bene, se è legato ad un cambio di abitudini e a una strategia di riequilibrio, ma non può essere questa la tua strategia per dimagrire. Falliresti quasi sempre!

Potresti sentire la fame la prima settimana, ma solo perché devi dare tempo al tuo metabolismo per ritrovare il giusto equilibrio. Se il tuo corpo ritrova la sua capacità di capire cosa  mangiare allora capirai che, se in un determinato momento della giornata ti viene fame, è perché non hai mangiato abbastanza nel pasto precedente, e ti basterà provvedere nei giorni successivi. La fame ha una funzione specifica, come la sete, il freddo, il caldo ecc. Nel nostro corpo tutto ha una funzione specifica. Anche se pensi che la tua sia “fame nervosa”, puoi ingannare il tuo “cervello” e decidere tu quando e come avere fame durante il giorno. Tra i vari macronutrienti sono i grassi che comunicano maggiormente al cervello che hai mangiato abbastanza, dandoti un senso di sazietà. La Seconda strategia è quella di non far “partire” il segnale della fame. Devi anticipare la fame.  Se parte il segnale della fame e tu non lo ascolti, questo s’intensifica sempre di più, e succede che dopo un po’ ti abbufferai dei cibi peggiori, soprattutto carboidrati raffinati, quelli che fanno salire più velocemente la glicemia e fanno ingrassare. Inoltre, nei periodi di fame intensa il tuo metabolismo rallenta, perché sospetta un possibile calo delle provviste di cibo. È frequente, tra chi fa attività fisica, che dopo un allenamento intenso passi del tempo prima che si mangi qualcosa. Questa abitudine comporta poi un pasto più abbondante dopo. Subito dopo l’allenamento la glicemia scende e progressivamente aumenta il senso di fame; quando l’effetto delle endorfine liberate con l’attività fisica diminuisce, si tende a mangiare molto di più. Basterebbe, invece, mangiare qualcosa di dolce subito dopo l’attività fisica, ad esempio un paio di prugne secche o mezza mela per contenere la fame. Ultima strategia è quella di non sforzarti a finire le porzioni che hai nel piatto. Questa è un’abitudine che abbiamo acquisito ed è legata ai periodi di carestia. Adesso però è meglio non finire ciò che hai nel piatto se non hai più fame. Non lo devi buttare, lo potrai consumare in un altro pasto ma comincia ad ascoltare il tuo organismo.  Sono tante le cose che che il tuo organismo è in grado di fare, comincia ad ascoltarlo. Ricorda che hai delle potenzialità immense. Sei tu la persona più importante. Scegli la vita che vuoi cominciando da te.